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La Democrazia

Tutta la Russia liberale è in sommovimento. Volge gli occhi in alto, verso il nuovo ministro Sviatopolk. Da lì si attendono le riforme, da lì si ascoltano gli inni al liberalismo…Si dice che arriverà la fine dello zarismo autocrate, che da quel momento l’ individuo sarà libero, la scienza fiorirà e il popolo smetterà di essere oppresso. Gli uni – i liberali – sono pronti al completo a decorare il monumento alla Libertà Nazionale, e allo stesso tempo stanno attenti a farsi proteggere da un esercito di poliziotti. Gli altri – socialdemocratici e socialrivoluzionari – affannati per l’ entusiasmo, stanno convincendo i lavoratori che la Democrazia è un arma eccellente per la successiva liberazione operaia. Allora si rallegreranno tutti… Con passione si sono dati alla loro santa opera: costruirsi il loro piccolo nido democratico. I socialisti accompagnavano la loro opera con inni socialisti. Però per voi, per la classe operaia, c’è qualche ragione per essere allegri? Non sarebbe bene chiedersi che cosa sia mai la Democrazia, e che cosa vi dia, che cosa possa darvi?

La Democrazia significa governo del popolo. Il popolo invia i suoi rappresentanti al parlamento e i deputati riuniti difendono gli interessi dei gruppi che li hanno inviati. Il diritto al voto pare fondamentale. Spesso, il popolo si chiede – non sempre e non dappertutto- se una tal decisione gli convenga. In certi paesi, i democratici aspirano alla legislatura popolare diretta, affinché il popolo stesso promulghi la legge. Nella Democrazia avrete la libertà di espressione, di stampa e di riunione. In alcuni paesi tali libertà sono maggiori, in altri meno.

Così, come vedete, per Democrazia si intende il governo popolare. Ma voi, operai, dovete riflettere su che utilità abbia e possa avere la Democrazia per la vostra lotta. Questa questione potrete risolverla solamente se non vi dimenticate di un fatto, che la società attuale è divisa in classi. Questo significa che da un lato esistono i proprietari, che hanno nelle loro mani la terra, le macchine, i prodotti, le case, tutto ciò che è necessario per l’ esistenza umana; dall’altro lato vi sono le lavoratrici, che non posseggono nulla e vendono i propri corpi, cervelli ed anime al Capitale, i disoccupati e le contadine, affamati, ingannate, che esauriscono la linfa vitale della madre terra e di loro stessi, gravati da debiti e tasse.

Voi: la classe. La vostra felicità e la vostra pace, la vostra stessa esistenza, dipendono da un’unica condizione: con la violenza dovete prendere nelle vostre mani le ricchezze della terra e distruggere lo Stato, questo Stato che da sempre governa sopra di voi e da sempre difende i ricchi dalle vostre rivolte. Operaie, ora dovete capire che, nonostante siate una classe per la vostra condizione, siete ancora lontani dall’essere una classe nei fatti, con piena coscienza di sé. È così perché la gran parte di voi non agisce come una classe che ha i propri interessi di classe…No, state difendendo i vostri signori, i vostri nemici. Sono tante le ragioni della vostra disgrazia. Una di esse è che i preti, gli scienziati, gli avvocati e gli artisti della classe padronale cercano di nascondere il fatto che voi siete le nemiche di questo sistema, gli schiavi, carne da cannone. Vogliono convincervi che voi ed i vostri nemici siete un unico popolo, una nazione. Ma il vostro obbiettivo, il vostro compito, la vostra unica aspirazione, deve essere quella di togliere tutto alla nobiltà ed ai proprietari. Dovete fare la rivoluzione sociale e per farla dovete lottare.

Voi disoccupate dovete prendervi quel che vi manca e dovete armarvi. L’ operaio deve smetterla di offrire i propri muscoli per accumulare le ricchezze degli altri e deve attaccare la proprietà. I contadini devono occupare le terre, saccheggiare i boschi dei latifondisti.

Ci sono altri mezzi di lotta? No!

La classe ha solo ciò che ha conquistato. La forza della classe operaia risiede nella violenza, perché non possiede nulla, non ha nessuno che la difenda, né un esercito che potrebbe lottare per lei…

Durerà molto la necessità della violenza? Fino a che ci sarà lo Stato,

che genera e tutela la proprietà, il maggior sostegno della violenza e della malvagità. Non dimenticate questi tre punti: siete una classe nemica di qualsiasi nazione, vi convertirete in una classe quando agirete, e le vostre azioni seguiranno la via della violenza.

Detto ciò, ora sarà piuttosto facile rispondere alla seguente domanda: << Che importanza ha la Democrazia per voi? >>

In effetti la Democrazia è il governo popolare. Così la gran parte delle domande ha già una risposta. Ciononostante, qualsiasi governo nel passato e nel futuro è servito e servirà solo come strumento di oppressione e rancore; non sarebbe male riflettere un po’ sul significato di governo popolare. Il popolo racchiude in sé sia il lupo che l’ agnello, le fiere e le prede sgozzate. Le bestie sono i proprietari e le prede sono gli esclusi. Il governo popolare deve giungere a dei compromessi con le sue leggi. Riuscite ad immaginare, per un solo istante, di stare seduti insieme ai vostri nemici? Cosa significa per voi la maggioranza dei voti? È superfluo dire che in futuro la gente libera non deciderà certo la cose in questo modo…Per voi operai che senso avrebbe la maggioranza borghese dei voti…Tra voi e la borghesia c’è una differenza qualitativa e non tanto quantitativa…Voi volete distruggere ciò che essi proteggono, ed in ogni istante di questa lotta loro sono i vostri nemici. E quando raggiungeranno la maggioranza, cosa che può accadere solo quando si appoggeranno sui vostri fratelli incoscienti e vessati dalla paura, bisognerà comunque continuare a lottare, a lottare con violenza. La violenza è l’ unica sorgente della vostra forza. Proprio perché siete in tante non dovete inginocchiarvi davanti a loro, ma dovete iniziare a lottare.

E così, a voi – che siete solo figli di una classe e non di una nazione – si offrirebbe di dar vita ad un governo popolare… Perché? Vogliono che voi vi sentiate membri della società borghese e dimentichiate il bisogno di distruggerla.

I vostri nemici si preoccupano sul serio dell’opinione della maggioranza? Suvvia! Quando c’è sciopero le operaie – la maggioranza di una città – si ribellano, loro rispondono con le pallottole o il carcere. La Democrazia vi dice: << Parla di quel che vuoi, scrivi quel che vuoi ma…non toccare la proprietà privata, né lo stato! >>.

I vostri interessi andranno sempre contro tutto ciò. I vostri interessi vi spingeranno sempre a prendervi tutto, fino alle fondamenta, a distruggere e destabilizzare lo stato.

Allora, se siete democratici, potrete godere delle libertà perché non intaccate le fondamenta (la proprietà), e se non siete democratici e praticate la lotta di classe non avrete mai tali libertà. Vi possono parlare delle libertà di riunione, associazione, espressione, stampa, ecc. Ma voi dovete riunirvi con altri obbiettivi per leggere, studiare e pianificare le vostre forze, per poter attaccare la proprietà in modo efficace.

Se non lo fate siete degli schiavi – miserabili, instupiditi e sciocchi schiavi – . Sì, perché quando la borghesia si renderà conto, quando vedrà che le vostre riunioni e la violenza hanno qualcosa in comune…Ah! Non potrete più usufruire di tali libertà anche se i vostri diritti dovessero essere assicurati per legge. Allora per riunirvi, per parlare e per scrivere non dovrete dipendere da alcuna garanzia democratica, si dovrà contare sulla violenza. Essa bloccherà qualsiasi tentativo che possa impedirvi di unirvi o parlare da anarchiche. Le libertà democratiche sono un inganno e non servono alla lotta di classe rivoluzionaria.

Bisogna anche tenere conto che, come classe, dovrete esprimervi con i fatti. L’ operaio che normalmente vota il padrone, pur essendo un idiota in mano ai capitalisti, quando parteciperà ad uno sciopero si metterà contro il padrone e lo farà anche nel futuro, perché capirà l’ inimicizia presente tra le due classi o semplicemente perché gli spareranno per il suo tentativo di salvare un tozzo di pane per i suoi figli. Inoltre,

La volontà di classe si esprime nelle azioni che disorganizzano e destabilizzano.

Quando un operaio vota, è evidente che non si sta scontrando con i nemici, e lo fa per due motivi: o perché non ha nelle vene l’istinto di classe, o per il veleno ingannatore del concetto di nazione, concetto proprio delle classi proprietarie. La volontà di classe deve tendere alla disorganizzazione della nazione. La volontà della nazione è disorganizzare voi come classe.

La menzogna e l’ inganno sono gli inni della libertà borghese; è una menzogna credere che dopo la democrazia arriverete al socialismo. Bisogna decidere se agire o meno come una classe che osi entrare in conflitto contro la maggioranza borghese; decidere se rimanere nel terreno della legge o, come classe, violare la legge permanentemente. È chiaro: se vi trasformerete in democratici potrete dire quello che volete – il futuro felice, il socialismo o altro – ma, comunque, farete sempre quello che vorrà la borghesia, mai oltrepassando le sue leggi che proteggono la proprietà. Solo se entrerete nella lotta di classe direte e farete cose ostili ai borghesi. Ci sono due strade, divergenti ed inconciliabili, diverse come il giorno e la notte. Una dice: “con la borghesia abbatteremo l’ autocrazia, poi creeremo la Democrazia ed utilizzeremo metodi di lotta legali”. L’altra dice: “Voi operai, come classe, dovete essere contro qualsiasi legge. Quando un difensore dell’autocrazia vi dirà: << Lo Zar è vostro padre ed i sudditi sono suoi figli, che egli protegge tutti allo stesso modo >>, dovrete rispondere: << È menzogna. Non abbiamo bisogno di padri, né terreni né celesti, perché ci opprimono e proteggono la proprietà privata >>. Quando si avvicinerà un democratico dicendovi: << Prenditi le libertà di espressione, di stampa e di associazione, ma non ribellarti e non distruggere nulla, così saremo figli della stessa nazione >>. Rispondetegli: << La tua libertà è solo per coloro ai quali interessa salvaguardare la proprietà privata, ma la nostra felicità e la nostra liberazione dipendono solo da quanto frequentemente turberemo le basi del sistema. La tua libertà è la nostra tomba, il tuo inno nazionale è la melodia funebre della sepoltura della lotta di classe. E, per questo: abbasso l’ autocrazia, abbasso la democrazia, evviva il movimento violento del proletariato >>”.

E così vedrete il vero volto della democrazia: capendo che il vostro compito è quello di prepararvi per la rivoluzione sociale; rendendovi conto che per realizzarla bisognerà appropriarsi di tutte le ricchezze, affinché ciascuna, lavorando in base alle proprie capacità, possa soddisfare tutti i suoi bisogni; e che

il vostro obbiettivo è la distruzione di ogni Stato, perché ogni Stato è il muro che protegge ed è il sostegno su cui appoggia la proprietà; capendo che lo sviluppo assoluto di una personalità sarà possibile solo nelle Comuni senza Stato…Solo allora non sarete più i partigiani dell’archia (l’autorità), ma vi convertirete in partigiane dell’anarchia (senza autorità)

mettendovi sotto la bandiera dell’anarchismo comunista. Solo quando gli operai se lo prefiggeranno come obbiettivo ed accetteranno tale tattica, il concetto di liberazione di classe smetterà di essere solo una chiacchiera. Solo così la lotta di classe apparirà come una bufera nell’orizzonte borghese; solo allora per la prima volta tremerà la società borghese, quella morsa mostruosa che stritola e si alimenta delle forze proletarie.

Abbasso l’ autocrazia!

Abbasso la democrazia!

Viva l’anarchia comunista!

Viva la rivoluzione sociale!

I comunisti-anarchici russe

 

Da “Anarchici di Bialystok 1903-1908” Edizioni Bandiera Nera