E mentre tutto torna a chiudere, mentre l’autorità distribuisce briciole di autonomia alternate a sonore bastonate di restrizioni della libertà, mentre i colori delle regioni cominciano a esaurirsi sulla tavolozza e sulla putrida tela dell’impianto tecno-statale, presentiamo le notizie flash di questi primi giorni di marzo:
– Il tre marzo, a quasi un anno dalla strage nel carcere Sant’Anna di Modena, la procura di Modena chiede l’archiviazione del fascicolo aperto per la morte di otto dei nove detenuti uccisi durante la rivolta di marzo 2021. L’atto, a firma del procuratore Giuseppe Di Giorgio, declassa la causa delle morti ad un overdose di metadone e benzodiazepine.
Pulito, corretto, semplice.
Quale miglior regalo a pochi giorni dal primo fottutissimo anniversario dei morti, quale doveroso e nobile atto di giustizia dello stato che indaga per un attimo se stesso e poi in fretta si assolve.
Ma che ti aspetti, mi dirai? Nulla, da sbirri e procuratori proprio nulla. Dalla fame di rivolta? Molto di più.
– E in secondo luogo, diamo un augurio e un benvenuto al nuovo capo della polizia Lamberto Giannini, eletto fresco fresco dal consiglio dei ministri. C’è da dire che il nuovo capo delle forze repressive ha un curriculum davvero promettente: Ex capo della Digos di Roma e capo del servizio antiterrorismo, ha portato avanti operazioni contro le nuove Brigate Rosse, le indagini sulla rivolta di Roma del 15 ottobre 2011, e altre gloriose azioni.
Viene considerato dai giornali come “ un super esperto di terrorismo interno e esterno”. È presidente del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (Casa), “il massimo organismo dei fenomeni eversivi a livello nazionale”.
Sostituirà Franco Gabrielli, ora sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alla sicurezza e ai servizi segreti.
Insomma, chi meglio di un esperto in eversione e terrorismo potrà guidare le gloriose forze di polizia nel loro operato a servizio dei ricchi, con annessi pestaggi, repressioni, assassinii, arresti e umiliazioni? Un’elezione che certo fa (ancora più) capire di che pasta saranno fatti gli anni a venire.
D’altro canto, perché non augurare al caro capo delle merde in divisa un caloroso benvenuto?
Ebbene caro Giannini, cento e uno di questi giorni e tanti arresti, anzi uno in particolare, il tuo, cardiaco.